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Acquisto dei prodotti dell’azienda agricola L’Ideale di Corigliano-Rossano nella Sila calabrese compreso l’olio di oliva extra vergine

Gent.ma/mo Socia/o,

proponiamo l’acquisto dei prodotti dell’azienda agricola L’Ideale di Corigliano-Rossano nella Sila calabrese compreso l’olio di oliva extra vergine. Chi l’ha prenotato nei giorni scorsi non ha necessità di inserirlo in questo ordine perché me lo sono già appuntato e lo riceverà al prezzo concordato. In questa occasione il prezzo è salito a 50 euro a lattina ed è il prezzo praticato per i nuovi ordinativi.

La prenotazione, da effettuarsi, esclusivamente dai soci, entro il  17 novembre 2023 all’indirizzo mail a.postacchini@univpm.it  o f.graziosi@univpm.it , sarà accettata previo pagamento del saldo, salvo conguaglio al ritiro dei prodotti(saldo che potrà essere versato di persona, a Graziosi, presso il CSI, in via Oberdan 8 in busta chiusa o tramite bonifico al Crua iban: IT09A0623002602000015179518 - Banca: Credit Agricole intestato a Circolo Ricreativo Universitario Ancona – Causale: “prodotti L’Ideale”).

La consegna verrà effettuata presumibilmente entro il 23 novembre 2023 (attendere comunque conferma tramite email), in locali ancora da definire.

Breve presentazione dell’Azienda

La più grande delle colonie della Magna Graecia era Sybaris. Sulle rive del Mare Ionio sorgeva Sybaris che raggiunse il suo massimo splendore tra il 700 ed il 450 A.C dedita al commercio ed all’agricoltura. Dagli studi è risultato che il riso sia stato importato da Alessandro Magno dapprima in Sicilia e poi in Calabria per poi arrivare nella Pianura Padana. La conformazione paludosa del terreno ha garantito l'adattamento di questo cereale nell'areale sibarita. Il riso tornò ad essere coltivato nella zona di Sibari nella seconda metà del 1800 per poi essere nuovamente abbandonato per via degli alti costi di manodopera e della mancanza di meccanizzazione adeguata. Nei primi anni ’60 il riso si riaffaccia nella Piana di Sibari per l’intraprendenza di alcuni imprenditori, divenendo punto di riferimento e coltivazione primaria per tutti quei terreni considerati non di prima qualità, vista l’origine salmastra degli stessi. Per l’areale “insolito” in cui si produce e per le caratteristiche uniche del prodotto, il riso della Piana di Sibari è conosciuto e apprezzato in tutta Italia ed in Europa.

Le prime testimonianze della nostra attività agricola risalgono attorno al 1850 con il capostipite Giovanbattista Perciaccante il quale diede vita alla prima attività agricola. Insieme ai suoi cinque figli coltivava un centinaio di ettari che, nell’arco dei successivi vent’anni, si ampliarono grazie ad acquisizioni fino a raggiungere il migliaio di ettari, poi divisi fra i vari figli e nipoti. Alcuni erano terreni di qualità, ancora oggi dedicati a coltivazioni arboree intensive come gli agrumeti, altri avevano origini salmastre, di scarsissimo pregio, dove si producevano esigue quantità di orzo e avena e pascoli di non eccelsa qualità. Pietro, capostipite del ramo che oggi gestisce Masseria Fornara e uno dei cinque figli di Giovanbattista, diede come indirizzo produttivo l’allevamento di bovini e cavalli. A Pietro succedono i figli Eugenio e Francesco, i quali mantengono immutato l’indirizzo produttivo dell’azienda che sarà cambiato con l’avvento di Pietro negli anni ’70. In questi anni inizia la coltivazione di pesche, agrumi, olive e riso. Dopo i primi anni di coltivazione di riso da seme nel 2006 si è arrivati alla svolta di lavorare e commercializzare con il proprio marchio il prodotto Masseria Fornara.

Le condizioni pedoclimatiche in cui viene coltivato il riso Masseria Fornara sono assolutamente peculiari rispetto a tutti gli altri areali italiani. La terra salmastra, ovvero ricca di sale, l’equidistanza tra il massiccio del Pollino ed il mare Ionio, ma soprattutto l’assolazione straordinaria conferiscono al riso proprietà organolettiche uniche. Il riso viene coltivato in immersione con un ciclo produttivo di circa 135 giorni. La risaia è un ambiente faunistico straordinario. Con la coltivazione delle risaie sono ritornate nella Piana di Sibari le cicogne, gli aironi, i cavalieri d'Italia e tanti altre specie che avevano abbandonato l'areale.

L’impegno di Masseria Fornara è di produrre riso con responsabilità. Questo si concretizza aderendo al disciplinare della difesa integrata. La difesa integrata è una pratica di difesa delle colture che prevede una drastica riduzione dell'uso di fitofarmaci mettendo in atto diversi accorgimenti. La Calabria è la prima regione GLIFOSATO FREE, ovvero l’assenza totale di glifosato. Questo erbicida che risulta essere sospettato causare tumori non è presente nel nostro riso. Per garantire ai consumatori, ancora maggiore sicurezza sulla provenienza del riso, Masseria Fornara ha deciso di aderire al marchio RISO ITALIANO. Questo marchio ha la funzione di garantire che l’origine, la natura e la qualità del riso commercializzato sia Italiano. Con l’intento di dare ai consumatori più informazioni possibili abbiamo deciso, in collaborazione con l’Università della Calabria, di certificare la scheda nutrizionale del prodotto per certificare i valori del riso Masseria Fornara.

Un alimento può essere definito funzionale se per esso è dimostrato l’effetto benefico su una o più funzioni biologiche dell’organismo oltre ad avere una adeguata attività nutrizionale. Il riso è un alimento funzionale. In collaborazione con Macrofarm, spin-off dell’Università della Calabria, abbiamo indagato quanto questo assunto sia quantificabile nel riso Masseria Fornara. Si è voluto rappresentare il valore nutraceutico mediante delle barre, ma in allegato lo studio completo.

 

 

 

Il Circolo Ricreativo Universitario Ancona

Prenotazione entro
Ven 17-11-2023